Un Viaggio nella Storia di Bari

La storia

Il Museo Civico di Bari nasce nel 1913, data in cui, per celebrare il centenario della nascita del borgo murattiano, la Civica Amministrazione organizzò ed allestì una “Esposizione Storica del XIX secolo” di cui si resero promotori alcuni importanti studiosi baresi.
L’iniziativa incontrò tanto favore che il Comune decise di dar vita ad un “Museo Storico”, che venne inaugurato il 26 gennaio 1919, in alcuni locali annessi al Teatro Margherita.
Il Museo, eletto ad Ente Morale nel 1926, rimase per alcuni anni nello stabile del teatro, arricchendosi sempre più di interessante materiale, come l’archivio e i dipinti della famiglia Tanzi.

Negli anni ’40 anche il Museo fu vittima delle vicende belliche e la sua sede fu requisita dalle truppe anglo-americane per essere adibita a circolo ricreativo per i militari e gran parte del materiale andò disperso.
Solo dopo diversi anni, con il ritorno alla normalità, il Museo potè riaprire ai visitatori in locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale al largo Urbano II.

Nel 1977 fu sistemato in Strada Sagges 13 e la collezione del Museo trasferita nell’attuale sede. L’antico palazzo che ospita il Museo è posto ai margini dell’antico nucleo alto medievale in un’area ricca di rinvenimenti archeologici. La struttura presenta un nucleo centrale pseudo rettangolare composta da una torre a tre piani che si collega all’Arco Petroni, costituendo un complesso fortificato tipico delle case palaziate medievali.
Successivamente, poiché la struttura rimase pressoché intatta, si giustapposero altre costruzioni, come il corpo di fabbrica meridionale databile alla metà-fine XVIII secolo.

Tra i beni conservati nel Museo di notevole pregio la culla del Marchese di Montrone, prezioso manufatto intagliato su legno di noce in argento meccato databile intorno alla seconda metà del ‘700.

Risale, invece, al 15 ottobre 1535 per opera del tipografo francese Gilberto Nehou il primo libro stampato a Bari. L’autore celato sotto lo pseudonimo di Parthenopeo Suavio è Nicola Antonio Carmignano, un gentiluomo napoletano al servizio di Isabella d’Aragona e della figlia Bona Sforza.

menotti_sindaco_fiorese_1913

 

1913

Gioacchino Murat, nel 1813, aveva fondato la città nuova, ponendo la prima pietra del borgo murattiano.
Alla caduta della dominazione francese, i Borbone avevano ampliato il progetto di Murat, definendo
l’assetto urbanistico del nuovo quartiere.
Cento anni dopo, il prof. Francesco Nitti e un gruppo di intellettuali baresi raccolgono documenti e
materiali per celebrare la Bari dell’Ottocento e l’Unità d’Italia. Si crea così l’”Esposizione Storica del XIX
secolo“, inaugurata nell’edificio scolastico «Giuseppe Garibaldi».

Teatro_margherita_1913

1919

Per festeggiare la fine della Prima Guerra Mondiale, l’Amministrazione Civica decide di dar vita ad un
Museo Storico“, allestito nelle sale del Teatro 1 Margherita.

Alla precedente Esposizione Storica del XIX secolo, si aggiunge adesso una corposa Esposizione di guerra.

Aereo militare Seconda Guerra Mondiale

 

1943

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Teatro Margherita viene sequestrato dalle truppe anglo-americane e diventa un circolo ricreativo per militari. Tutto il patrimonio museale viene trasferito nei sotterranei del Castello Normanno-Svevo di Bari.
La confusione e la fretta causano perdite e furti nella collezione museale, che viene accatastata alla rinfusa fino alla fine della guerra, quando il museo riapre per alcuni anni in locali di fortuna del Comune di Bari in Largo Urbano II, nei pressi della Basilica di San Nicola.

Museo Civico Bari - Ingresso

1977

La collezione del Museo viene trasferita nell’imponente complesso fortificato medievale posto alle porte della città vecchia in Strada Sagges, conservando ad oggi la stessa sede.

 

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2015

Oggi il Museo riapre grazie alla volontà dell’Amministrazione Comunale, con una nuova gestione affidata a privati, con un nuovo progetto di allestimento ed un rinnovato percorso espositivo arricchito da installazioni multimediali.

Il Museo Civico si apre alla città proponendosi come contenitore culturale dinamico in grado di accogliere numerosi eventi rendendolo, così, uno spazio culturalmente vivace e a disposizione della cittadinanza, riferimento della storia e della memoria di Bari.

Le Collezioni

Eventi e Mostre

Didattica

Il museo è il luogo in cui si costruisce il sapere 

 

Gioca con il museo!

In questa sezione troverai idee per giocare con la storia della città, un modo divertente per imparare e scoprire il Museo Civico e la sua collezione, direttamente da casa.

Seguendo i link qui sotto potrai scaricare e stampare i giochi da fare da solo o in compagnia.

Troverai anche una divertente copertina per realizzare il tuo album e raccogliere i giochi del museo.

1. La Copertina del tuo album

2. Puzzle del Museo Civico Bari

3. Caccia al dettaglio

4. L’oggetto mancante

5. Il segnalibro del Museo Civico Bari

 

Laboratori, attività didattiche e visite guidate

All’interno del Museo Civico si svolgono, su prenotazione, visite guidate e laboratori didattici.

Il laboratorio didattico è un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e apprendimento, ma soprattutto è un metodo di conoscenza dello spazio museale.

I laboratori proposti si basano sulle più aggiornate teorie della didattica dell’arte e dell’archeologia.

L’obiettivo di queste esperienze è riuscire a far conoscere il patrimonio culturale materiale e immateriale attraverso un sistema di insegnamento vivace e creativo.

Per conoscere l’intera offerta di visite guidate ed escursioni a tema potete visitare il catalogo online.

Per info e prenotazioni: didattica@museocivicobari.it

Contatti

Orari: 
Da Lunedì a Venerdì: 9:30-18:30 (ultimo ingresso ore 18:00)
Sabato, Domenica 9:30-13:30 (ultimo ingresso ore 13:00)

Biglietti:
Intero: €5,00
Ridotto: €3,00

Visite guidate (su prenotazione):
€70

Bookshop:
Nel Museo puoi trovare la più completa bibliografia della città di Bari!

Art Bonus:
Vuoi sostenere i progetti di recupero e valorizzazione del Museo Civico Bari e usufruire dei benefici fiscali previsti dalla normativa “Art Bonus”?
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Per informazioni su eventi, didattica e visite guidate








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