Lev Tolstoj nell’ambito familiare – Mostra fotografica dagli archivi del Museo statale “Lev Tolstoj”

Dal 16 al 22 maggio 2018 il Museo Civico Bari ospiterà la mostra Lev Tolstoj nell’ambito familiare composta da fotografie della grande famiglia di Lev Nikolaevič Tolstoj e di sua moglie Sof’ja Andreevna, scattate in periodi diversi.

Molte immagini portano le firme di fotografi professionisti come M.B. Tulinov, I.G. D’jagovčenko, F.T. Protasevič, K.K. Bulla, T. Tapsel’, mentre altre sono amatoriali e furono eseguite da amici e conoscenti della famiglia: M.A. Stahovič, S.S. Abamelek-Lazarev, V.G. Čertkov. Gran parte delle foto famigliari appartengono invece alla stessa S.A. Tolstaja. L’esposizione si concentra principalmente sulle scene di vita di ogni giorno, che esprimono particolare calore e intimità. Sembra che un raggio di luce magica illumini e avvicini a noi queste immagini della quotidianità della famiglia russa più famosa e più ordinaria nello stesso tempo.

Soffermandoci sui dettagli di queste preziosissime foto, ci facciamo trasportare nel passato e, entrando nella casa antica, facciamo conoscenza di tutti coloro che ci hanno abitato o l’hanno frequentata. E all’improvviso, realizziamo di comprendere meglio lo stesso padrone di casa, Lev Tolstoj.

Nelle foto nuziali del 1862 vediamo la coppia felice di Lev Nikolaevič e Sof’ja Andreevna. Tolstoj annotava nel “Diario”: “Amo lei, me stesso, il futuro e tutto il mondo…”

Lev Tolstoj sperimentò la felicità della vita famigliare e della nascita dei figli. Dai primi giorni del matrimonio Sof’ja Andreevna diventò l’angelo del focolare. Si fece carico dei doveri da proprietaria di tenuta, madre premurosa e assistente volontaria del marito scrittore. Riuscendo a capire bene la scrittura difficile di Tolstoj, Sof’ja Andreevna trascriveva le sue opere.

La vita da marito e padre di Tolstoj si svolgeva esattamente come l’aveva sognata da giovane, durante il servizio militare nel Caucaso. La coppia ebbe 13 figli: quattro di loro morirono poco dopo la nascita, mentre l’ultimo, Vanečka, molto talentuoso e amato da tutti, venne a mancare nel 1895 all’età di 6 anni. Gli altri 8 bambini crebbero e diventarono adulti: le figlie Tat’jana, Marija, Aleksandra e i figli Sergej, Il’ja, Lev, Andrej, Mikhail.

I figli subirono una forte influenza spirituale del padre, che condizionò il loro comportamento, la loro visione del mondo e il loro destino. Furono le figlie a percepire maggiormente gli insegnamenti del padre. La maggiore, Tat’jana, “è diventata un essere riflessivo e aspirante al bene”. Una particolare intimità spirituale caratterizzò il rapporto di Tolstoj con Marija, mentre Saša, la più piccola delle figlie, occupò un posto importante nella vita e nel cuore dello scrittore negli ultimi anni della sua esistenza. Fino alla fine lei professò la visione tolstoiana del mondo e in nome del padre servì, senza mai allontanarsene, la causa della misericordia e del bene. I figli maschi non sempre condividevano le convinzioni del padre, ma con gli anni apprezzarono appieno il suo stile di vita e la sua filosofia.

Lev L’vovič Tolstoj scrisse più tardi: “La personalità di mio padre era così forte e la sua vita così potente, che dominava inesorabilmente tutta la nostra famiglia. Da lui dipendevano tutte le iniziative e tutte le decisioni, e tutti noi lo seguivamo e accettavamo completamente la sua influenza”.

Persone originali e talentuose, i figli della famiglia Tolstoj ereditarono dai genitori l’ottimismo e le doti artistiche. La loro intelligenza e il loro spirito amichevole e arguto attirarono verso di loro l’élite intellettuale. Quasi tutti i figli lasciarono dopo di sé racconti e opere teatrali, nonché memorie del loro padre che ebbero molto successo. Inoltre, erano appassionati di pittura, scultura, musica e sostennero l’attività pedagogica di Tolstoj. Negli anni 1890, difficili per la Russia, lo supportarono nell’organizzazione degli aiuti ai poveri.

La felice vita famigliare fu interrotta all’inizio degli anni 1880, quando Tolstoj attraversò una svolta che lo portò ad un’altra rinascita spirituale. Il pensatore e l’artista cambiò innanzitutto la sua visione di se stesso e della sua vita, ma la cosa non fu ben accolta dalla famiglia.

Nella famiglia iniziò un conflitto che ingrandendosi portò ad una crisi e divenne, trent’anni dopo, uno dei motivi per cui Tolstoj abbandonò in segreto la sua casa. In quel momento i stretti limiti della vita famigliare che condizionavano la libertà di Tolstoj, l’avevano spinto fuori, nel mondo infinito dello spirito che lui aveva tanto sognato e al quale aveva dedicato tutte le sue opere più grandi.

Verso la fine della sua vita Tolstoj inserì nel libro “Il circolo di lettura” una massima che gli era piaciuta: “La casa in cui vive la persona può essere distrutta e annientata, ma l’abitazione che costruisce per sé lo spirito usando i pensieri puri e le buone azioni, non teme neppure l’eternità e niente può danneggiare colui che ci abita”. In questo senso, alto e puro, lo scrittore ha veramente costruito una Casa indistruttibile per secoli.

La mostra è visitabile:

Lun-merc-giov: dalle 10 alle 18

Martedì: dalle 16 alle 18

Ven-Sab: dalle 10 alle 19

Domenica: dalle 10 alle 14.

Ingresso gratuito.

 

MUSEO STATALE LEV NIKOLAEVIČ TOLSTOJ

Il Museo statale Lev Tolstoj di Mosca, uno dei più antichi musei letterari in Russia, fu fondato nel 1911 dalla Società tolstoviana di Mosca. All’istituzione del Museo parteciparono pure la vedova e i figli dello scrittore, nonché eminenti uomini di cultura: Ivan Bunin, Valerij Briussov, Aleksej Gorkij, Konstantin Stanislavskij, Leonid Pasternak ed altri.

Oggi il Museo statale Lev Tolstoj di Mosca rappresenta un grosso complesso di realtà museali, che comprende il Museo letterario, quello pilota, in via Precistenka 11, la Tenuta di Lev Tolstoj “Khamovniki”, in via Lev Tolstoj 21, in cui lo scrittore abitò dal 1882 al 1901, il Centro tolstoviano in via Piatnitskaia 12, il Museo memoriale di Lev Tolstoj “Astapovo” (regione di Lipetsk) e la casa in cui Tolstoj morì il 20 novembre 1910, nonché il Centro culturale L.N. Tolstoj (Zheleznovodsk). Tutte le filiali del Museo ospitano convegni, conferenze, serate, mostre, festival, gite organizzate.

Il Museo statale L.N. Tolstoj è il deposito più importante degli archivi del grande scrittore e pensatore russo, un rilevante centro scientifico, formativo, culturale della Russia, che ha un’importanza internazionale. Le collezioni del museo, che comprendono circa 400.000 oggetti, racchiudono i materiali concernenti la vita e l’opera di Tolstoj.

Tra le collezioni del museo c’è una raccolta unica dei manoscritti di Tolstoj e di persone del suo entourage. La collezione fotografica del museo include oltre 20.000 foto, dal primo ritratto dagherrotipico di Tolstoj, datato del 1849, fino alle foto del 1910. La collezione libraria rappresenta la raccolta più ricca del mondo di edizioni delle opere di Lev Tolstoj. Il museo ospita più di 5.000 effetti personali che appartenevano a Tolstoj e ai suoi familiari. Le collezioni di opere dell’arte figurativa racchiudono pitture, sculture e grafica. Sono particolarmente preziosi i ritratti dipinti nel corso della vita dello scrittore dagli artisti come Ilia Repin, Nikolaj Ge, Mikhail Nesterov, Leonid Pasternak, Paolo Trubetskoj ed altri. Il museo dispone inoltre della collezione più grande di illustrazioni delle opere di Tolstoj, realizzate dai pittori eminenti dell’Ottocento e del Novecento.