Venerdì 3 marzo alle ore 19 si inaugura presso il Museo Civico Bari la mostra “Artesti e Cartografie” del pittore contemporaneo Luciano Ponzio.
Seguirà una performance musicale. L’ingresso è gratuito per la serata inaugurale.
La mostra sarà visitabile presso il museo fino al 20 marzo.
Di seguito un testo critico sull’artista
«Le tele di Luciano Ponzio sono come tavolozze di cielo in cui le nuvole, le leggere forme quasi autonome dal disegno, si incamminano e non arrivano, si arrotondano, e non c’è alcuna realtà da definire, ma tutto si conduce verso com-movimenti non sintagmatici del segnare non indicativo del vortice espressivo dell’insieme del testo: paradigma di un ritrovamento per equivalenze contigue che familiarizzano l’occhio a ritrovarsi nella percezione non abitudinaria del disperdere la vista. La quale è aiutata dai colori a rimanere folgorata nel voler condursi senza fermarsi all’atto mentale del decifrare.
Decifrare, interpretare, comprendere senza voler allontanarsi dal codice figurativo della scrittura: il figurativo di Luciano Ponzio è a-immaginale, per troppo immaginativo, per indeterminazione di immaginazione, che dona forma alla linea andante nel non allinearsi, ma comporre le direzioni elementari del non concludersi, perché nel non concludere è il piacere della rappresentazione: “opera aperta” di segni, di richiami, di evocazioni, di fruizioni, di possibilità da rintracciare nelle tracce linee sfocate nel dentro dei colori» (Carlo Alberto Augieri).
«Situato in una sorta di “mappatesto”, potremmo immaginare il testo di scrittura come parte mutevole di un continente (pittorico, letterario, filosofico che sia), fuori registro, non inquadrabile nelle tradizionali cartografie, non inscrivibile entro mappature di territori ideologici tracciati “a squadro”. Un testo è un testo di scrittura quando è estraneo ed esterno ad ogni confine territoriale, privo di frontiere ideologiche; un testo costellato di scrittura vagabonda, senza dimora, senza posa; un testo praticamente inclassificabile secondo le tipologie dell’ideologia dominante; un testo non denominabile, che non si lascia trattenere, che non annuisce alla sua lettura, paradossalmente illeggibile, un testo che la lingua non riesce a consumare» (Luciano Ponzio).
Dall’introduzione al catalogo delle opere pittoriche di Luciano Ponzio, Artesti e cartografie – due lustri di scritture senza dimora (2005-2015), Edizioni dal Sud, Bari, 2016.