All’interno di ciascuno di noi ci sono stanze segrete. Sono ingombre di cose, e con luci spente.
C. Simic
La città è il luogo che accoglie la nostra storia, il contenitore della nostra memoria, ma anche quel posto dove chiunque può sognare, intrappolato da un oggetto, da un odore, o da un suono che imparenta e lega a sé.
Come viandanti ospiti della propria città, i ragazzi dell’Istituto Michelangelo si sono persi nelle strade di Barivecchia e hanno concentrato in una scatola comuni intuizioni e separati ricordi, hanno decifrato impreviste parentele, guidati dalle indicazioni simboliche delle edicole votive, poste a far luce alle stanze segrete di cui parla Simic.
Con sguardo e passo diverso dai soliti, ognuno ha raccontato il labirinto delle analogie e dei simboli della città attraverso quegli oggetti che, nella scatola/stanza segreta, vivono una vita immaginaria di corrispondenze.
Così la città diventa luogo che ci appartiene, dove può accadere che lo stesso sguardo incontri sogni diversi e viceversa, dove gli oggetti posso arricchire l’immaginazione di chi guarda e tenergli compagnia per sempre.
La mostra rimarrà aperta al Museo fino al 5 giugno ed è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo.